Joan Miro'
Il colore dei sogni
5 dicembre 2009 – 28 febbraio 2010
Comunicato stampa

La Galleria Guastalla Centro Arte presenta una mostra di Joan Mirò, una delle personalità più affascinanti della storia dell’arte del ‘900.

Il percorso di questa mostra parte dalla presentazione di un significativo, seppur sintetico pastello su carta dedicato “a Giorgio Guastalla afectuosament” che Joan Mirò realizzò nel 1972 in occasione della pubblicazione dell’edizione italiana del primo e secondo volume del Catalogo Ragionato delle sue litografie, edito dalla Graphis Arte-Livorno e prosegue con l’esposizione di 61 opere grafiche originali, realizzate a partire dagli anni ’50 e rappresentative delle varie tecniche da lui adottate: coloratissime litografie e raffinate incisioni di straordinario impatto visivo, acquatinte e carborundum dalle quali traspare in modo evidente lo stile di Mirò, espressione di un linguaggio nuovo e personale fatto di segni fantastici e fiabeschi, profondamente evocativi dell’inconscio dell'autore.

Nel contesto generale della produzione artistica di Mirò l’opera grafica occupa un posto di primo piano non solo per il numero significativo di opere realizzate, ma soprattutto per la grande qualità di questa produzione. Mirò, una volta dominata perfettamente la tecnica dell’incisione tradizionale, si dedica a cercare mezzi che producano nuovi effetti: nelle sue incisioni appaiono così impronte di cemento a rilievo e di carborundum che meglio esprimono nuove impostazioni della pittura materica e gestuale. Le linee si trasformano in effetti materici, i fondi in giochi di macchie colorate, dove il gesto agisce d’impulso.

In mostra si potrà ammirare una rara litografia del 1953 dal titolo Centenarie Mourlot, eseguita per commemorare il centenario della celebre stamperia Mourlot di Parigi, famosa per essere stata il punto di riferimento dei più importanti artisti del XX°sec.Picasso, Matisse, Chagall, Braque, Giacometti ecc..e ancora “Archipel sauvage” e “Barrio chino”(1971), “Nocturn catala” (1972), “Godalla” (1973), “Les agulles del pastor”(1973), “Oda a Joan Mirò”(1973), “Le trubadour”(1976), “Colpir sense nafrarI”(1981)tutte opere di grandi dimensioni e importanza, nelle quali Mirò si cimenta, dando prova di grande padronanza delle tecniche litografiche e incisorie.

Altre opere presenti in mostra sono state concepite per illustrare opere letterarie, alle quali Mirò si dedicava con particolare passione, quali ad esempio le litografie della serie “Ubu Roi” di A. Jarry del 1966 , “Bouquet de reves pour Neila” (1967) di Ivan Gool, “Cahiers d’ombres” (1971) di P. Denis, e ancora “Oda a Joan Mirò” (1973) di Joan Brossa.

A proposito della sua produzione illustrata Mirò spiegava: “il mio punto di partenza è l’architettura del libro, la tipografia, che per me è molto importante, dopo mi addentro nello spirito del poeta. Medito moltissimo sulle due cose: l’architettura del libro e lo spirito del testo. Faccio molti disegni, molti e assai in fretta, su qualsiasi pezzo di carta che abbia in mano. Fatto questo inizio a incidere il rame con l’acido. Con tutta libertà, senza quasi prestare attenzione all’abbozzo.”

 

La sua opera ha contribuito in modo importante allo sviluppo di alcuni tra i più significativi movimenti del ‘900, dal Surrealismo all’Informale, pur mantenendo una propria autonomia e libertà di espressione. La sua interpretazione lirica della realtà dà vita ad un mondo fiabesco ed immaginario che prende corpo anche grazie ad una continua sperimentazione tecnica e ricerca di materiali anche estranei alla pittura, che rappresentano dunque un nodo centrale dell’opera dell’artista.

Insieme a Salvador Dalí e a René Magritte, Joan Mirò è stato uno dei maggiori esponenti del surrealismo, movimento artistico e letterario nato negli anni Venti a Parigi in cui il sogno e l'inconscio giocano un ruolo fondamentale.

L’arte di Joan Miró mischia con grazia un mondo fiabesco ad elementi erotici e grotteschi e sembra realizzare pienamente le idee del movimento surrealista, dove il caso, la memoria e il desiderio s’incontrano, ed il tutto è governato dall’irrazionale, dal magico e dall’istintivo e dall’aspirazione alla libertà assoluta e la necessità di raggiungerla.

 

Catalogo

richiedi il catalogo delle opere in mostra a info@guastallacentroarte.com

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