Pino Pinelli (Catania 1938-Milano 2024)
La sua prima formazione artistica avviene a Catania, nel 1963 si trasferisce a Milano dove tiene la sua prima mostra personale nel 1968 presso la Galleria Bergamini. Nel decennio seguente l’artista siciliano abbraccia l’aniconicità a cui rimarrà coerente per tutta la sua carriera, pur adottando forme e materiali diversi, sempre ben distinguibile per l’inclinazione a concentrarsi sul frammento. L’artista da vita negli anni Settanta ai cicli delle Topologie e alla serie dei Monocromi. Queste esperienze lo inserirono nella tendenza definita Pittura Analitica. Se all’inizio della sua carriera l’artista crea delle opere di grandi dimenticoni, nel 1975 Pinelli riduce la dimensione delle sue opere. Nello stesso anno in occasione della mostra Empirica compie il primo strappo dove si allontana dall’idea di quadro e di superficie dipinta. Nella sua carriera, Pino Pinelli ha tenuto più di cento mostre personali in musei e istituzioni culturali italiane e internazionali e ha preso parte a numerose mostre collettive in musei di tutto il mondo, partecipando anche alla Biennale di Venezia (nel 1986 e 1997), la Quadriennale di Roma (1986 / 2006), Triennale d’Arte Lalit Kala Akademi di Nuova Delhi. Del 2018 è la retrospettiva dedicata al suo lavoro al Palazzo Reale di Milano e alle Gallerie d’Italia. Le Gallerie d’Italia di Milano, come pure il Museo del Novecento e l’Università Bocconi accolgono in collezione permanente alcune sue opere, presenti anche al Centre Pompidou di Parigi, alla Collection CMR di Monaco, al MA*GA di Gallarate, alla Margulies Foundation di Miami, al Mart di Trento e Rovereto, al Museion di Bolzano.